Nei tempi moderni il nome Nintendo viene associato quasi esclusivamente al mondo dei videogiochi, visto che il focus principale dell’azienda nipponica si concentra sullo sviluppo di hardware e software videoludico. Con alcune eccezioni riguardanti il merchandise di giocattoli e peluche con le fattezze degli eroi della Grande N, amati da grandi e piccoli, similmente ai personaggi Disney. Il debutto nel settore videoludico avviene nei tardi anni settanta, con Nintendo Color TV Game, famiglia di console Pong Based esclusive per il Giappone, distribuite tra il 1977 ed il 1980, ma le origini di Nintendo vanno ricercate in ben cento anni prima! Bisogna infatti tornare al lontano 1889, anno in cui, nella città di Kyoto, viene fondata dalla famiglia Yamauchi una azienda di nome Nintendo. I tre kanji che compongono il nome, NIN (任) “incarico”, TEN (天) “cielo” e DÕ (堂) “tempio”, hanno un significato traducibile pressappoco con “nelle mani del destino”, e la società viene creata per produrre le carte da gioco HANAFUDA (花札). Queste, inizialmente realizzate in cartoncino rigido, ed in seguito in plastica, hanno un mazzo composto da 48 carte, 4 per ogni mese dell’anno, con disegni di fiori, animali ed altri elementi tipici stagionali, come ad esempio la peonia a Giugno o il crisantemo ad Ottobre. Le HANAFUDA permettono di giocare con alcuni giochi giapponesi, come Koi-Koi ed Hachi-Hachi, basati su semi dei fiori, colori ed elementi naturalistici o ideografici da associare. Le origini di queste carte vanno fatte risalire ai marinai giapponesi che passavano il tempo sulle navi, fin dal tardo diciottesimo secolo, ed il loro aspetto minuto deriva dal fatto che venissero tagliati spesso gli angoli consumati delle carte. Nintendo ha iniziato a produrre queste carte da gioco dal 1889, sia per le famiglie che per appositi locali da gioco pubblici, che si sono diffuse in tutto il Giappone. Le HANAFUDA in seguito si evolvono, introducendo, dai successivi anni trenta del nuovo secolo, anche i primi personaggi occidentali, come quelli Disney o Popeye di King Features Syndacate, e contribuendo in questo modo alla loro diffusione in Oriente. A volte viene anche citato Napoleone sulle confezioni delle carte. Queste carte sono tuttora distribuite sul territorio giapponese, ad esempio negli aeroporti, dove si trovano varianti moderne con disegnati Mario, Luigi, Donkey Kong, Yoshi ed altri eroi Nintendo. Tra i tanti addetti alla manutenzione per le macchine da taglio e stampa delle carte da gioco HANAFUDA troviamo, negli anni sessanta, un giovane Gunpei Yokoi, il papà del Game Boy, che proprio all’interno dei laboratori comincia ad ideare alcuni giocattoli meccanici e poi elettronici, fino ad arrivare al Game & Watch, ispirandosi alle calcolatrici viste nelle metropolitane giapponesi. Nintendo ha spesso citato le carte HANAFUDA all’interno dei suoi videogiochi, come nella moderna serie di Wario Ware.
Fabio D’Anna
Il tipico mazzo HANAFUDA da 48 carte, che ritrae fiori, animali ed elementi stagionali
Le due grandi aziende collaborano per carte HANAFUDA realizzate con sopra alcuni tra i più iconici personaggi Disney, e regole appositamente riscritte per giocare con il Koi-Koi
Una versione moderna del mazzo HANAFUDA, con carte che ritraggono gli attuali eroi Nintendo
Una delle attuali confezioni delle tradizionali carte Nintendo HANAFUDA che si possono reperire negli aeroporti appena si sbarca in Giappone, con ritratti gli Oni, demoni della mitologia nipponica