Titolo: COLOUR PERSONAL COMPUTER 464
Casa: AMSTRAD
Sviluppatori: Alan Michael Sugar
Anno di uscita: 1984
Provenienza: UK

La coloratissima tastiera di Amstrad CPC 464, con datassette proprietario ed integrato, una bella comodità rispetto al lettore di cassette dati esterno e scomodo della concorrenza!
Amstrad CPC 464 è un home computer davvero celebre ed amato, specie nel territorio europeo, che ha contribuito notevolmente all’alfabetizzazione informatica degli studenti britannici nella metà degli anni ottanta. Il sistema nasce più tardi rispetto ai primi otto bit del settore, e viene ideato come alternativa economica e massiva basata sull’elettronica a basso costo disponibile per tutti. Una formula innovativa, che ne decreta il successo. Siamo nel 1984, in un periodo in cui il mercato è affollato e quasi saturo, tra sistemi più vecchi come Atari 400/800, Texas Instruments TI99, BBC Micro, Commodore VIC 20 e Sinclair ZX 80/81, in cui si sono ormai imposti i più nuovi Commodore 64 e Sinclair ZX Spectrum. Nonostante le case stiano studiando già le architetture a sedici bit, ecco che arriva l’idea geniale, un vero entry level che possa conquistare chi ancora non ha ceduto al fascino dei computer casalinghi!

Il geniale imprenditore e fondatore di AMSTRAD, Alan Michael Sugar, convinto che l’elettronica e l’informatica debbano essere accessibili a tutti e migliorare la vita di ogni giorno
La linea CPC è fortemente voluta dal leggendario Alan Michael Sugar, uno dei pionieri informatici del Regno Unito e la sua presentazione alla stampa risale al 12 Aprile 1984. All’interno del prestigiosa Royal College of St. Peter at Westminster di Londra di fronte agli occhi di oltre 400 giornalisti e operatori del settore. Dal nome del fondatore deriva la sigla A M S TRAD (Alan Michael Sugar Trading) a cui si unisce l’acronimo CPC (Colour Personal Computer) e 464. Questo numero non è casuale e messo tanto per imitare l’ormai noto Commodore 64, come pensano in molti, ma rivela le caratteristiche hardware, ovvero la velocità di clock a 4 Mhz e la RAM complessiva di 64 K. Un sistema affascinante, basato su Locomotive BASIC, dallo chassis squadrato e colorato, che punta su immediatezza, praticità, comodità.

Una schermata dell’intrigante Fantasy World Dizzy, noto come Dizzy III, per Amstad CPC 464, sviluppato da The Oliver Twins (Andrew Nicholas Oliver e Philip Edward Oliver) e pubblicato dall’editore britannico Codemasters nel 1989
L’home computer offre una tastiera ed un datassette integrato, con tanto di monitor a colori (proprietario) dedicato. Amstrad, grazie ad economie di scala e produttive, riesce a proporre al pubblico un prezzo di lancio competitivo di solo 350 sterline, che possono persino essere ridotte se si opta per un monitor monocromatico. Ma lo splendore dei vivi colori del CPC vale decisamente l’investimento. In breve tempo il CPC diventa uno dei computer da casa più amati in Europa, offrendo un enorme catalogo di applicazioni, programmi e giochi. Alan Michael Sugar fonda anche la propria software house, il first party AMSOFT, e punta parecchio sul filone ludico, proponendo moltissimi giochi iconici per il computer, con oltre 1800 titoli, tra conversioni di classici Arcade, come Arkanoid, titoli ad otto bit del momento, come la saga di Dizzy, ed esclusive realizzate in proprio.
Fabio D’Anna
