Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Tomonobu Itagaki, artista ninja sulle onde del mare e tra mandorli in fiore

Ruolo: Game designer
Società di sviluppo collegate: TECMO, Team Ninja, Valhalla Games, Itagaki Games
Periodo di attività: 1992-2025
Provenienza: Giappone

Tomonobu Itagaki è un nome che sta molto a cuore agli amanti del gaming alla giapponese, un autore visionario, poliedrico e geniale, che ci ha purtroppo recentemente lasciati, dopo aver lottato a lungo contro una malattia che sapeva non lasciare scampo. Il game designer era ormai considerato una sorta di “rockstar dei videogiochi”, ed amava giocare spesso con questa immagine che sentiva calzargli a pennello.

Ne ripercorriamo oggi la vita, le opere principali e la filosofia creativa.

L‘autore, prima di lasciare questo mondo, ha scritto un ultimo post da pubblicare sul web dopo la sua scomparsa, lasciando il compito ai suoi più stretti collaboratori, firmandosi col suo soprannome.

 

Di seguito il testo integrale (con traduzione in italiano):
遺す言葉
私の命の灯は、いよいよ尽きようとしている。
この文章が投稿されたということは、遂にその時が来たということだ。私はもうこの世に
はいない。
(この最後の投稿は、大切な人に託しています。)
私の人生は、戦いの連続だった。勝ち続けた。
たくさん迷惑もかけてしまった。
自分の信念に従い、戦い抜いたと自負している。
悔いは無い。
ただ、ファンのみんなには、新作を届けることができなくて申し訳ない気持ちでいっぱい
だ、ごめん。
そういうものだ。
So it goes.
板垣 伴信

Parole da lasciare in eredità
La fiamma della mia vita sta per spegnersi. Il fatto che questo messaggio sia stato pubblicato
significa che quel momento è giunto. Io non sono più in questo mondo.
La mia vita è stata una battaglia continua e ho continuato a vincere. Ho anche causato un sacco di
guai. Ma ho sempre vissuto seguendo le mie convinzioni e ho combattuto fino alla fine. Ne vado fiero e non ho rimpianti.
Mi dispiace per tutti i miei fan, per non essere riuscito a consegnare un mio nuovo lavoro al pubblico. Mi dispiace, così va la vita.

Banobu Itagaki

 

Dalle origini al successo di Dead or Alive

Tomonobu Itagaki nasce il primo Aprile 1967 a Tokyo, in Giappone, ed inizia il suo percorso di studi alla Waseda U. Senior High School, diplomandosi nel Marzo 1985. In seguito si laurea in Legge presso la Waseda University nel 1992. Nello stesso anno, senza perdere tempo, poiché si ripete sempre che la vita è breve e va vissuta attimo per attimo, Itagaki comincia a lavorare nel settore videoludico grazie a TECMO, che lo impiega come programmatore grafico per le sue produzioni. Tra i primi lavori spicca infatti il titolo sportivo Tecmo Super Bowl per Super Famicom, gioco dedicato al football americano. L’autore ottiene la maggior fama alcuni anni dopo, nel 1996 con l’ormai leggendario Dead or Alive, un titolo iconico, un picchiaduro ad incontri che viene sviluppato per il settore Arcade sull’hardware Sega Model 2, e che lo stesso autore dichiara come omaggio personale a titoli da lui molti amati, ovvero Virtua Fighter, Fatal Fury e Mortal Kombat. L’opera ha un enorme successo e presto viene convertita anche su Saturn e Playstation, e vede negli anni nascere diversi sequel, sei capitoli in totale fino ad oggi. La serie è riconosciuta dall’industria per l’enorme cura per l’animazione dei personaggi, lanciando in particolare le sue protagoniste femminili principali, Kasumi, Tina, Christie ed Helena come icone tra le più riconoscibili dell’industria videoludica moderna. Esse sono inserite spesso in paesaggi romantici e bucolici, con onde del mare sullo sfondo e tra mandorli in fiore. La perfetta commistione tra arte del combattimento, danze quasi erotiche e sensuali e carisma delle figure digitali, consacra la serie nell’universo videoludico e nell’immaginario collettivo, generando anche Dead or Alive Xtreme, una serie spin-off a tema sportivo ed opere collaterali come il film
cinematografico. Sposato molto giovane, Itagaki ha una figlia nel 1997, a trenta anni, che spesso, nelle molte interviste rilasciate, cita come una fonte di ispirazione per i suoi lavori artistici. L’autore è noto al grande pubblico anche per essersi creato la fama di “rockstar dei videogiochi”, grazie al suo stile parecchio personale, quasi da personaggio dei film di Quentin Tarantino, con capelli lunghi, immancabili occhiali da sole, giacche di pelle (ecologica) sgualcite, pantaloni neri e cinturone porta pistole. Una vita vissuta in fretta, di successo, sotto i riflettori dell’industria digitale.

 

L’epopea di Ninja Gaiden e le ultime creazioni

Con l’arrivo del nuovo millennio Tomonobu Itagaki assume un ruolo sempre più importante all’interno di TECMO, diventando capo del terzo dipartimento creativo nel 2001, e dirige con successo il proprio studio interno, Team Ninja, fondato già dal 1995, col nome di Tecmo Creative #3, che col tempo diventerà uno dei più seguiti del settore. Il compito è molto arduo, riportare a nuova gloria una saga leggendaria degli anni ottanta, ovvero Ninja Gaiden, trasportandola nel presente, con una nuova grafica tridimensionale. Dopo anni di duro lavoro ecco arrivare sul mercato Ninja Gaiden, omonimo del titolo originale del passato, rilasciato nel 2004 per Xbox. Anche questo franchise ottiene un enorme successo, contribuendo a definire lo stile molto personale del gruppo di sviluppo. Non mancano riedizioni, come Ninja Gaiden Black e diversi sequel. Nel 2008 una controversia legale lo induce a lasciare il partner storico TECMO, dopo ben sedici anni, per motivi
economici di mancati bonus, che lo portano a rompere il sodalizio artistico. Tomunobu Itakagi decide di fondare in seguito un proprio studio completamente nuovo, Valhalla Game Studios, insieme ad alcuni membri fuoriusciti dal Team Ninja. Il titolo più noto di Valhalla è Devil’s Third, uscito nel 2015 su Wii U, e convertito anche su PC, a cui l’autore dedica anima e corpo. La nuova IP purtroppo non viene ben recepita, con poco entusiasmo da parte di critica e pubblico, portando presto anche alla chiusura di Devil’s Third Online. Il visionario artista, infatti, ha puntato parecchio sull’idea di espandere il titolo all’universo online. Nel 2017 l’artista è venuto a Roma, in visita al museo VIGAMUS, per incontrare i fan italiani. Nel 2021 chiude anche il nuovo studio e viene fondato subito un nuovo personalissimo progetto, che oggi purtroppo è orfano, senza perdere un solo attimo, come da abitudine dell’artista. Nasce Itagaki Games. Il nuovo titolo in sviluppo, purtroppo, è al momento bloccato, e l’autore si è infatti rammaricato sul proprio post di epitaffio digitale proprio di non aver potuto consegnarlo ai suoi fan.

 

Lo stile e la filosofia d’impatto di Tomonobu Itagaki

Itagaki San è noto per aver puntato su contenuti spesso estremi, non a caso lo spin-off Dead or Alive Xtreme è stato chiamato così, con gameplay spigolosi e senza mezzi termini. I titoli si concentrano su azione intensa, forte difficoltà, poca accessibilità, con il combattimento tecnico come elemento centrale. Le serie ideate dall’artista, Dead or Alive e Ninja Gaiden, sono considerate infatti fra le più impegnative. All’estremo dell’azione si unisce la grazia compositiva ed artistica dei
personaggi. Una grandissima cura nel comparto audiovisivo dei combattimenti, con movimenti quasi eterei e danzanti dei personaggi, con animazioni molto rigorose, nella fisica degli scontri e dei movimenti sensuali del corpo durante gli stessi. Specialmente nei grossi seni delle figure femminili, che vanno a richiamare l’iconografia dell’arte classica greca e latina, così amata dal compianto autore.
I personaggi femminili delle sue opere, infatti, hanno volutamente un design provocatorio, ammiccante, sensuale e spudorato, cosa che è diventata iconica e caratterizzante della saga di Dead or Alive, facendola entrare di diritto nell’immaginario culturale popolare nipponico e mondiale.
L’autore ha spesso ascoltato fortemente le richieste dei suoi fan durante la lavorazione delle sue opere, raccogliendo suggerimenti e variazioni da implementare poi nel risultato finale. L’ultima opera realizzata, Devil’s Third, è anch’essa estrema ed ambiziosa allo stesso tempo, confermando Tomonobu Itagaki come un artista senza mezzi termini, senza confini e limiti. Il suo sogno più grande? Riportare ai grandi fasti degli anni ottanta il gaming moderno, focalizzandosi sulla purezza dell’esperienza action in quanto tale, catartica e liberatoria, e parte fondamentale di un’opera artistica digitale. Un artista a tutto tondo, quindi, considerato tra quelli più autoriali e raffinati dell’intero settore videoludico attuale.

Autore
Fabio D’Anna

Visita Gamm Museum , prenotati o maggiori informazioni

GAMM Game Museum ti aspetta 7 giorni su 7 in una location unica nel cuore di Roma, a pochi passi dalla Stazione Termini!.
Prenota ora il tuo biglietto!

About Us

Il Museo del Videogioco di Roma è parte del Centro Sperimentale di Arti Interattive, polo innovativo per la preservazione, formazione e ricerca nel settore dei videogiochi. Il Museo è riconosciuto dalla Regione Lazio in base alle direttive MIC, inserito nel Registro dei Musei Regionali OMR con protocollo 324807 del 05/06/2014, iscritto all’Anagrafe delle biblioteche italiane con il Codice ISIL: IT-RM2011 ed è membro di ICOM

Contacts

Via delle Terme di Diocleziano, 35/36 Roma

© Copyright Kabuto SRL
P. Iva: 17164921003

Iscriviti alla nostra Newsletter


    I agree that my submitted data is collected and stored.


    Go to Top